Gay & Bisex

I nonni


di Martina546
20.10.2023    |    305    |    5 9.5
"Come in una trance erotica non sapevo neppure io dove avessi imparato quelle parole..."
Sono da sempre attratta da uomini molto più grandi di me.Il primo cazzo è stato quello di un sacerdote che mi aveva scelta come chierichetto e culetto da sverginare.Con lui è stato immediato. In sacrestia,dopo una funzione,ha semplicemente tirato fuori il cazzo e mi ha ordinato di mettermi in ginocchio e fargli un pompino.Ho prontamente ubbidito.Mi sono ritrovata fra le labbra un cazzo così lungo e grosso come non ne avevo mai visti.Lo sentivo gonfiarsi e diventare sempre più duro nella mia bocca,il mio culetto pulsava di voglia mentre quel cazzo mi scendeva in gola.
Nel mettermi in ginocchio a succhiare quel cazzo maestoso la mia veste da chierichetto era salita fino ai fianchi.
Sotto indossavo un calzoncini stretto e corto che metteva in risalto il mio culetto.
Lui non perse tempo,e dopo avere spostato il calzoncino tutto di lato, cominciò a esplorare il buchetto del mio culo con le.dita bagnate di saliva.
Le stesse dita che mi infilava in bocca per lubrificarle di saliva e farle entrare più in profondità nella mia fighetta anale.
Io continuavo a leccare quel cazzone esagerato,il sapore della sua cappella in bocca mi faceva diventare sempre più infoiata
Volevo essere sverginata,capivo che essere troia era la mia più vera e profonda natura .
È incomparabile la delicatezza e la porcaggine di un nonno..in abito talare poi, l' orgasmo anale saliva prepotente.Sentivo il buchetto stringersi e dilatarsi mentre mi affondava il suo cazzo in gola.
Spaccami il culo porco,spanami la figa anale,inondami di sborra... imploravo senza smettere di succhiare e leccare.
Come in una trance erotica non sapevo neppure io dove avessi imparato quelle parole.
Parole che piacevano molto anche al mio nonnino in abito talare.
In un lampo mi aveva spogliata nuda e anche lui senza neppure un indumento metteva orgogliosamente in mostra un cazzo duro e dritto come un' asta di bandiera.
Si mio eroe ,sono la tua portabandiera....dammi la tua asta.
Con grande autorità mi mise a pecora,mi allargò le natiche con le mani e contemporaneamente mi sculacciava le natiche con forza.
Il dolore mi faceva quasi urlare,ma il piacere di essere dominata era molto più forte.
Dopo avermi sputato sul buco del culo per lubrificarlo cominciò ad alternare sempre più dita a scoparmi il buchetto,
alla cappella gonfia di desiderio .
Senza curarsi dei miei gemiti di piacere misto a dolore cominciò a spingere la punta del cazzo sulla mia figa anale e con delicatezza ma senza fermarsi me lo spinse tutto dentro .Ero in piena estasi,sentirlo ansimare mentre mi sfondava il culo,e ancora di più mentre mi chiamava troia e rottainculo,porca bocchinara,mi faceva godere come non avevo mai neppure immaginato.
Come in una confessione senza remore quel prete aveva saputo guardarmi dentro e capito la mia natura e desideri.
Con le dita stringeva i miei capezzoli,duri e dritti per l' eccitazione.... fermandosi un attimo mi sussurrò all' orecchio " stasera ti inculo di nuovo troietta, e adesso ti sborro in culo".
È da quel giorno che ogni volta vado a confessarmi sperando che il prete si ecciti ai miei racconti e mia il cazzo da succhiare per penitenza.
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